La lince rossa o bobcat

Benign Barrett’s and CAncer Taskforce, si tratta di una taskforce internazionale (americana e europea) che nel 2015 ha elaborato una nuova definizione di esofago di Barrett (BE) e dato linee guida per la gestione delle displasie a basso grado.

"BE is defined by the presence of columnar mucosa in the esophagus and it should be stated whether intestinal metaplasia (IM) is present above the gastro esophageal junction"
Con la nuova definizione, la presenza di metaplasia intestinale (IM) è irrilevante ai fini della diagnosi. Il problema principale è nella seconda parte della frase, le caratteristiche istopatologiche devono essere al di sopra della giunzione gastoesofagea, ma la presenza di ernia iatale (che è associata nell'80-90% dei casi al BE) può portare ad una falsa diagnosi di BE. C'è una variabilità enorme intra- ed interosservatore nell'identificazione della linea Z. Il consenso Bobcat infatti dice di escludere Barrett inferiori a 1 cm proprio per questo motivo.

Per la diagnosi istologica basta un singolo patologo. Ciò che cambia è che tutti i casi di displasia vanno ora confermati da un secondo patologo.

I pazienti con displasia a basso grado (LGD) in un'unica occasione, devono ricevere endoscopie intensive di controllo a 6 o 12 mesi. Queste endoscopie possono mostrare una regressione, una persistenza o una progressione della displasia. L'assenza di displasia in due endoscopie successive riporta il paziente nel braccio di sorveglianza non intensiva (non definito da questo gruppo, ma dalle linee guida delle singole società).
In caso di persistenza dell'LGD in due endoscopie consecutive, o nei pazienti che ad una prima endoscopia riportano LGD multifocale, o in pazienti con un BE >8 cm va considerata la terapia ablativa per il rischio di progressione in adenocarcinoma esofageo.


Il gruppo internazionale non ha trovato un consenso sulla chemoprevenzione con aspirina o sulla somministrazione di PPI (vedi AspECT Trial).