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UDCA nei PBC non responder

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Harms e al. hanno pubblicato uno studio prospettivo di coorte internazionale multicentro di 3902 pazienti con colangite biliare primitiva (PBC), di cui 3552 trattati con acido ursodesossicolico (UDCA) e 373 senza. Endpoint valutati sono sopravvivenza da trapianto o morte a 10 anni. La sopravvivenza nei primi era dell'80% e nei secondi del 60%. Il punto interessante di questo studio è che tale effetto positivo dell'UDCA si verifica anche nei pazienti non responder da un punto di vista biochimico usando lo score GLOBE . La conseguenza clinica sarebbe quella di non sostituire l'UDCA con terapie di secondo livello, ma di integrarle con l'UDCA. Fonti: Harms MH, van Buuren HR, Corpechot C, et al. Ursodeoxycholic acid therapy and liver transplant-free survival in patients with primary biliary cholangitis. J Hepatol . 2019;71(2):357-365. doi:10.1016/j.jhep.2019.04.001

Con tutti i crismi e xantelasmi...

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Una collega ha in carico una paziente ottantenne ricoverata per dispnea. La paziente ha una diagnosi precedente di polimialgia reumatica e alla attuale lastra presenta una fibrosi interstiziale. La collega fa un pannello autoimmune e spiccano diversi marker autoimmuni tra cui ANA, AMA-M2 e Anti-Ro. Ne parliamo e agli esami di laboratorio balza agli occhi una fosfatasi alcalina isolata leggermente aumentata. Formalmente ha una diagnosi di colangite primitiva sclerosante (in passato chiamata cirrosi primitiva sclerosante). Ha poi 3 criteri per una sindrome di Sjogren stando alla mia collega. Andando a leggere in letteratura ci sono diverse forme di patologia polmonare associate alla PBC, perfino un case report di un paziente che ha avuto la diagnosi di PBC due anni dopo una diagnosi di patologia interstiziale polmonare. L'immagine di sopra rappresenta xantomi dall'articolo in cui per primo veniva coniato il termine PBC, di Ahrens e altri nel 1950. La prima descrizione storica la ...