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Clostridium.. ehm clostridiOIDES difficile - terza parte

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Profilassi In caso di recidiva, ci sono delle possibilità terapeutiche di profilassi secondaria come il trapianto dei microbi fecali (FMT), in cui si è evidenziata una risposta dell'80% dopo singolo trattamento. La FMT avviene nell'intervallo asintomatico, non nella fase acuta. In secondo luogo sono stati studiati degli anticorpi monoclonali diretti contro le tossine (rispettivamente Actoxumab per la A e Bexlotoxumab contro la B), di cui quello contro la B è stato approvato dall'AIFA in Italia in classe H col nome di Zinplava. Stando allo studio che ne ha permesso l'approvazione riduce solo leggermente il rischio di recidiva rispetto al placebo (16% contro 27%). Una fiala di Zinplava costa qualche migliaio di euro a seconda del paese. Applicazioni alternative degli antibiotici In caso di impossibilità ad assumere gli antibiotici oralmente sono utili i seguenti punti: Il metronidazolo può essere somministrato anche endovena La vancomicina si può somministrare come clisma...

Clostridium.. ehm clostridiOIDES difficile - seconda parte

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Diagnosi La diagnosi di una infezione da clostridioides difficile (CDI) richiede la presenza di sintomi tipici e un referto fecale. Il paziente senza diarrea non va testato per CD. Alternative diagnostiche sono la diagnosi endoscopica o quella istologica postcolectomia. Nel campione fecale viene eseguito inizialmente un test di screening ad alta sensibilità, che se negativo, esclude la CDI. Il test di screening può essere un ELISA per il GDH-Ag (antigene della glutamasodeidrogenasi) o la PCR per il gene che codifica la sintesi della tossina. Quest'ultima, se positiva, non assicura però la presenza di ceppi tossinogeni. Se lo screening è positivo, viene effettuato un test enzimatico (ELISA) ad alta specificità per la ricerca delle tossine A/B. Questo test però è poco sensibile, anche perché le tossine possono decomporsi fino a che raggiungono il laboratorio. In questi casi, se prima si è testato il GDH-Ag, si può cercare il gene della tossina per escludere ceppi tossinogeni. Se pure...

Clostridium.. ehm clostridiOIDES difficile - prima parte

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Breve Excursus storico 1935: viene scoperto Bacillus difficilis nella flora intestinale dei neonati ( HALL, I. C. (1935). INTESTINAL FLORA IN NEW-BORN INFANTS. American Journal of Diseases of Children, 49(2), 390. doi:10.1001/archpedi.1935.01970020105010 ) 1938: il biologo francese André Romain Prévot lo assegna fenotipicamente al genere Clostridium, visto che è un bacillo anaerobio, gram positivo, sporificante 2016: dopo 78 anni diventa necessario cambiare il nome, perché in realtà gli studi molecolari lo assegnano a tutt'altra famiglia, quella delle peptostreptococcacee; viene proposto un nuovo genere il Peptoclostridium. Questa opzione non fa breccia perché significherebbe cambiare etichette, diagnosi, testi, ecc. Per farla breve, si sarebbe sprecato un sacco di soldi, sì che si è scelto di mantenere il nome abbastanza simile. Trasmissione Il clostridioides difficile genera, come già scritto, spore che sono acido- e calore-resistenti, in grado di persistere per ...