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Fare o non fare, questo è il dilemma - fegati gialli e ottimizzazioni

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Betabloccanti Utilizzati nella profilassi primaria e secondaria delle varici esofagee, andrebbero usati cautamente nei pazienti con cirrosi avanzata perché aumentano il rischio di sindrome epatorenale e peritonite batterica spontanea. PPI Gli inibitori di pompa non hanno un'indicazione nella cirrosi epatica, ma si associano - probabilmente ad alterazioni della flora microbica - con un aumentato rischio di peritonite batterica spontanea e con l'encefalopatia epatica. Paracentesi diagnostica La peritonite batterica spontanea è spesso sottovalutata e la sua prognosi dipende dalla tempistività della terapia. Una paracentesi diagnostica è sempre dovuta alla prima diagnosi di ascite. L'iposodiemia Nei pazienti cirrotici l'iposodiemia è spesso ignorata, anche se è un marker prognostico infausto indipendente dallo score MELD e indicatore di ipertensione portale. L'iponatriemia insorge per una vasodilatazione splancnica, in cui il monossido di azoto svolge un ruolo principe,...

Sono giù di pressione: mi dò drina

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Scenario: abbiamo iniziato con 100 mg di Spironolattone, abbiamo aggiunto 40 mg di Furosemide, siamo saliti mantenendo il rapporto costante fino alla dose massimale consigliata di 400:160 (4 volte tanto), ma il nostro paziente ci ritorna con un'ascite refrattaria, oppure con la pressione a terra. Magari è in insufficienza renale acuta talmente è ipoteso. Che fare? Parliamo della midodrina, nota ai più come il Gutron . Insomma il farmaco per l'ipotensione ortostatica. La midodrina è un profarmaco, il suo metabolita attivo, la desglimidodrina è un α1-agonista che aumenta la pressione sistemica e quella splacnica, migliorando la perfusione renale e il volume circolante effettivo. Uno studio mostra un aumento dell'escrezione urinaria e della natriuresi, un aumento della pressione arteriosa, e una riduzione dell'attività reninica plasmatica. In tal modo risulta un miglior controllo dell'ascite. Il dosaggio utilizzato nello studio è stato di 7,5 mg tre volte/die. Q...

Paracentesi: Quo vadIS?

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Sui libri di testo come nelle linee guida si assume il QIS (quadrante inferiore sinistro) come zona d'elezione per la paracentesi perché è il punto più sicuro nell'evitare complicazioni. Si consiglia di pungere circa 2-4 cm superiormente alla spina iliaca anteriore, lateralmente ai muscoli retti dell'addome.Come visto nell'immagine qua accanto lo scopo di una punzione laterale al rectus abdominis evita di andare a lesionare l'arteria epigastrica inferiore, che è un ramo dell'arteria iliaca esterna che anastomizza con l'arteria epigastica superiore. Ma perché il QIS e non il QID? Si pensa che il QIS sia più sicuro, perché nel QID è possibile trovare un intestino cieco in questi pazienti dilatato dall'assunzione di lattulosio, oppure per gli esiti di un'appendectomia e quindi per la cicatrice che potrebbe ostacolare il deflusso del liquido ascitico. Resta difficile immaginare oggigiorno nel mondo occidentale una paracentesi senza esame ecografico p...

Ascite e dintorni - Pillole diagnostiche

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Se eseguiamo una paracentesi diagnostica ci sono alcuni parametri che ci possono tornare utili e che sono validati, altri meno importanti e non necessari. Esami routinari consigliati SAAG - (Serum-to-Ascites Albumin Gradient): un valore ≥1.1 g/dL (≥11 g/L) indica un'ipertensione portale. Con l'ipertensione portale la pressione idrostatica causa una fuoriuscita di liquido dai vasi epatici nel peritoneo, ovviamente la pressione oncotica intravasale rimane più alta di quella del liquido fuoriuscito. Un valore inferiore indica che la pressione oncotica intravasale è più bassa come nel caso di ipoalbuminemia, pancreatite, carcinosi, ascite chilosa. Il SAAG alto correla solo con l'ipertensione portale, non ne determina però l'origine (pre- intra- o post-sinusoidale). Emocromo: una conta neutrofilica >250/mm3 indica una peritonite. NB: se si ha un emoperitoneo, va sottratto un neutrofilo a ogni 250 eritrociti. Proteine totali:  il fatto che il liquido ascitico s...