Lamblia, flagello di bio

Giardia lamblia è il più comune parassita patogeno nell'essere umano. Fu scoperto nel 1861 dal padre della microbiologia, lo scienziato olandese Antonie van Leeuwenhoek, esaminando le proprie feci diarroiche.

Wilhelm Lambl - Cercomonas intestinalis, 1859 (in basso a destra)
È un protozoo flagellato che si trasmette nel cibo e nell'acqua contaminati, con l'ingestione delle cisti, la forma vegetativa di questo protozoo. Il cloro non è sufficiente a eliminarlo dall'acqua pubblica.
Queste cisti entrano nel duodeno, germinano e migrano nel digiuno per nutrirsi e moltiplicarsi. L'invasione superficiale dei trofozoiti causa danno epiteliale, edema, leucocitosi fino ai quadri di diarrea e steatorrea (malassorbimento di grassi). Sono possibili anche meteorismo e dolori addominali, così come calo ponderale.

La diagnosi è effettuabile con test immunoenzimatico nelle feci o con la ricerca microscopica, ma bisogna tenere presente che l'espulsione dei protozoii nelle feci è intermittente, il che rende la sensibilità di questo esame bassa: è opportuno raccogliere 2-3 campioni di diversi giorni per aumentare la sensibilità diagnostica. In alternativa è possibile endoscopicamente (un paziente con i sintomi sopra descritti da sprue con calo ponderale riceverà probabilmente un'accertamento invasivo) effettuare biopsie duodenali e raccolta di secreto duodenale.

La terapia di prima scelta è un farmaco della famiglia dei nitroimidazoli, ad esempio il Metronidazolo 250mg tid o 500 mg bid per 5-7 giorni.

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