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ACLF - confusione acuta in cronico

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Una rinfrescante causa di ACLF ACLF (Acute-on-chronic liver failure) è un'entità patologica descritta dal 2009, caratterizzata da anomalie epatiche acute in pazienti con epatopatia cronica. Alla sua base c'è un'attivazione immunitaria sistemica severa. Ci sono fino a 13 definizioni diverse dell'ACLF, molte delle quali indicano tra i loro criteri per la gravità l'insufficienza di un organo alternativo a quello epatico. Questi score sono volti a identificare quali pazienti abbiano una mortalità elevata a breve termine, in modo da indirizzarli in terapia intensiva e, possibilmente in un centro per trapianti. Per quanto importante sia questa valutazione, questi sono i problemi che ho con l'ACLF allo stato attuale: 1 - troppe definizioni e score complicati 2 - la maggior parte dei pazienti cirrotici scompensati con insufficienza d'organo vengono comunque trattati in terapia intensiva, vuoi perché hanno bisogno di monitoraggio sotto terlipressina, vuoi perché hann...

Del maiale non si butta via niente, manco l'epatite E

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Il virus dell'epatite E è un virus a filamento singolo di RNA della famiglia degli Hepeviridae che si trasmette per via feco-orale. Se ne conoscono 8 genotipi,di cui il 3 è quello più comune in Europa. Si tratta in questo caso di una zoonosi legata all'alta prevalenza in animali da allevamento e selvaggina, con trasmissione legata a cottura non adeguata della carne. Il virus è asintomatico nel 90% dei casi. Nei casi sintomatici si presenta con sintomi influenzali ed eventualmente ittero. La guarigione è in genere spontanea. In presenza di un'epatita cronica può accelerare il fallimento d'organo. Nelle donne in terzo trimestre di gravidanza può dare un'epatite fulminante (descritta però per il genotipo 1 presente in Asia e Africa). L'epatite E può cronicizzare negli immunodepressi. Un'HEV cronica si definisce come una viremia persistente oltre 6 mesi, o oltre 3 mesi per pazienti trapiantati. Nella forma cronica sono aumentati prevalentemente i marker colestat...

Clostridium.. ehm clostridiOIDES difficile - terza parte

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Profilassi In caso di recidiva, ci sono delle possibilità terapeutiche di profilassi secondaria come il trapianto dei microbi fecali (FMT), in cui si è evidenziata una risposta dell'80% dopo singolo trattamento. La FMT avviene nell'intervallo asintomatico, non nella fase acuta. In secondo luogo sono stati studiati degli anticorpi monoclonali diretti contro le tossine (rispettivamente Actoxumab per la A e Bexlotoxumab contro la B), di cui quello contro la B è stato approvato dall'AIFA in Italia in classe H col nome di Zinplava. Stando allo studio che ne ha permesso l'approvazione riduce solo leggermente il rischio di recidiva rispetto al placebo (16% contro 27%). Una fiala di Zinplava costa qualche migliaio di euro a seconda del paese. Applicazioni alternative degli antibiotici In caso di impossibilità ad assumere gli antibiotici oralmente sono utili i seguenti punti: Il metronidazolo può essere somministrato anche endovena La vancomicina si può somministrare come clisma...

Clostridium.. ehm clostridiOIDES difficile - seconda parte

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Diagnosi La diagnosi di una infezione da clostridioides difficile (CDI) richiede la presenza di sintomi tipici e un referto fecale. Il paziente senza diarrea non va testato per CD. Alternative diagnostiche sono la diagnosi endoscopica o quella istologica postcolectomia. Nel campione fecale viene eseguito inizialmente un test di screening ad alta sensibilità, che se negativo, esclude la CDI. Il test di screening può essere un ELISA per il GDH-Ag (antigene della glutamasodeidrogenasi) o la PCR per il gene che codifica la sintesi della tossina. Quest'ultima, se positiva, non assicura però la presenza di ceppi tossinogeni. Se lo screening è positivo, viene effettuato un test enzimatico (ELISA) ad alta specificità per la ricerca delle tossine A/B. Questo test però è poco sensibile, anche perché le tossine possono decomporsi fino a che raggiungono il laboratorio. In questi casi, se prima si è testato il GDH-Ag, si può cercare il gene della tossina per escludere ceppi tossinogeni. Se pure...

Clostridium.. ehm clostridiOIDES difficile - prima parte

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Breve Excursus storico 1935: viene scoperto Bacillus difficilis nella flora intestinale dei neonati ( HALL, I. C. (1935). INTESTINAL FLORA IN NEW-BORN INFANTS. American Journal of Diseases of Children, 49(2), 390. doi:10.1001/archpedi.1935.01970020105010 ) 1938: il biologo francese André Romain Prévot lo assegna fenotipicamente al genere Clostridium, visto che è un bacillo anaerobio, gram positivo, sporificante 2016: dopo 78 anni diventa necessario cambiare il nome, perché in realtà gli studi molecolari lo assegnano a tutt'altra famiglia, quella delle peptostreptococcacee; viene proposto un nuovo genere il Peptoclostridium. Questa opzione non fa breccia perché significherebbe cambiare etichette, diagnosi, testi, ecc. Per farla breve, si sarebbe sprecato un sacco di soldi, sì che si è scelto di mantenere il nome abbastanza simile. Trasmissione Il clostridioides difficile genera, come già scritto, spore che sono acido- e calore-resistenti, in grado di persistere per ...

Lamblia, flagello di bio

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Giardia lamblia è il più comune parassita patogeno nell'essere umano. Fu scoperto nel 1861 dal padre della microbiologia, lo scienziato olandese Antonie van Leeuwenhoek, esaminando le proprie feci diarroiche. Wilhelm Lambl - Cercomonas intestinalis, 1859 (in basso a destra) È un protozoo flagellato che si trasmette nel cibo e nell'acqua contaminati, con l'ingestione delle cisti, la forma vegetativa di questo protozoo. Il cloro non è sufficiente a eliminarlo dall'acqua pubblica. Queste cisti entrano nel duodeno, germinano e migrano nel digiuno per nutrirsi e moltiplicarsi. L'invasione superficiale dei trofozoiti causa danno epiteliale, edema, leucocitosi fino ai quadri di diarrea e steatorrea (malassorbimento di grassi). Sono possibili anche meteorismo e dolori addominali, così come calo ponderale. La diagnosi è effettuabile con test immunoenzimatico nelle feci o con la ricerca microscopica, ma bisogna tenere presente che l'espulsione dei protozoii nel...

Per un pugno di acini - la pancreatite acuta

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Eziologia Biliare, etiltossica, medicamentosa (acido valproico, azatioprina), PEP (post-ERCP), ipercalcemia, ipertriglicideremia, idiopatica Diagnosi Sono necessari due dei seguenti 3 criteri: - dolori tipici - aumento degli enzimi oltre 3 volte il limite superiore di riferimento - imaging La TC non ha un ruolo nella pancreatite acuta nelle prime 72 ore dall'inizio dei disturbi, salvo diagnosi differenziale (perforazione, ischemia mesenterica, ecc.) Il motivo per cui la TC non sia utile nei primi 3 giorni di pancratite è che la sensibilità nell'individuare necrosi in questa fase è bassissima, le necrosi sono identificabili al più presto dopo 4 giorni; in tal modo non sussistono conseguenze terapeutiche dalla sua esecuzione. L'ecografia addominale è raccomandata nelle prime 48 ore. Terapia medica La terapia medica iniziale è di supporto, consiste nell'idratazione, circa 5-10 ml/kg di peso corporeo all'ora (circa 750 ml/h) fino alla sostituzione del...